Il ricovero in RSA è un momento molto delicato per l'anziano. Comportando l’abbandono di luoghi, abitudini e presenze, induce un vissuto di spoliazione, proprio nella fase più fragile della vita, nel momento e in cui ci si misura con un crescente sentimento di caducità. Per questo è importante una “presa in carico” dell’anziano consapevole e integrale.
Spesso anche i familiari vivono questo passaggio come l’apertura di una crisi, nella quale gioca un ruolo il sentimento di insuccesso o il senso di colpa per non aver potuto far fronte con le proprie forze alle crescenti esigenze sanitarie dell’anziano. Questo nodo di sentimenti dell'intero contesto familiare può essere anche l'origine di un difficile inserimento nell'RSA.
Oggi l’RSA non può prescindere da tutto questo ed è chiamata a farsi carico non solo dell’anziano, ma possibilmente anche del “nodo di affetti familiari” in cui esso è inserito. È questa l’idea di “cura della persona” cui Luce Nuova si ispira: prendere in carico con l'anziano quel profilo di legami affettivi e relazionali che costituiscono il nostro sentirci al mondo.
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